Un raccoglitore di idee, parole, immagini in ‘rigoroso’ ordine sparso!… E l’ordine sparso è dato dal reperire poco a poco tanti articoli da me pubblicati su varie testate di grande prestigio ma forse poca rilevanza nazionale. Non starò certo qui a dire quale stampa “spacchi” (per dirla nel gergo dei giovani) : si sa…si sa..

Per questo motivo gli articoli scritti su “Le nostre pagine”, “Primo”, “Scena Illustrata”, “Albatros” o donati a vari siti web saranno inseriti in ordine NON cronologico. Grazie a chi leggerà.

venerdì 20 agosto 2021

"AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA" stagioni 2002/ 2004 con GIULIO SCARPATI

 



Ho voluto 'recuperare' dopo tempo un mio vecchio articolo perchè oggi, dopo ANNI DI ATTESA finalmente è stato messo in YouTube lo spettacolo AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA , stagione 2003-2004 con Giulio Scarpati. 

COSI' SCRIVEVO:

"AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA"la nuova edizione con il "parroco" Giulio Scarpati

Ritorna la favola della colomba .Se ancora qualcuno avesse dei dubbi a rivederla o fosse già sufficientemente appagato dal canticchiare l'ormai famoso ritornello "Aggiungi un posto a tavola ,che c'è un amico in più..", bene, direi di non vivere solo di ricordi ma di recarsi-tempo fino al 10 maggio- a Roma, al Teatro Sistina per godere da vicino di questa"chicca" della commedia musicale italiana.

E' nota la smania musicale che imperversa nei teatri d'Italia .E sembrava doveroso riprendere anche la sempreverde commedia di Garinei e Giovannini con i suoi valori ecumenici tanto attuali.

Questo è uno spettacolo che si presta ad essere seguito, anche se se ne conoscono contenuti e soluzioni della storia.

E' vero, probabilmente le scenografie con il doppio girevole create da Giulio Coltellacci potrebbero appartenere al passato, date le grandi innovazioni sceniche degli ultimi vent'anni. Ma non si può negare che tutto quell'apparato in legno, la canonica, la piazza con il sagrato, l'Arca nonché la scena degli alberi, complici di una notte"galeotta" d'amore( stabilita però dal buon Dio), attirano, entusiasmano, danno veramente un senso di grandiosità al fatto scenico.

Vivace, allegra e ironica tra balli e costumi curatissimi e

ritmi veloci ma mai pressanti,"Aggiungi un posto a tavola" racconta la storia di un prete di un piccolo paese che, attraverso un insolito e spesso esilarante colloquio telefonico con Dio, patteggia per stabilire il "come" e il "quando" del nuovo Diluvio universale che Dio stesso vorrebbe mandare.

E il pretino deve vedersela con una vezzosa Clementina spudoratamente innamorata di lui; il padre di lei, sindaco tirchio e invidioso; Toto,lo sciocco del paese e Consolazione, pecorella smarrita, donna di vita, redenta poi dall'amore.

In verità Don Silvestro è anche lusingato dall'essere stato prescelto dal Signore e sogna, sogna di essere il nuovo Noè dall'alto di quell' Arca costruita tra mille difficoltà.....E si dibatte tra un atteggiamento "composto",quale il suo abito richiede ,e l'esuberanza di un uomo fatto, diciamo così, anche di carne...!

I nuovi personaggi di questa edizione, Giulio Scarpati(don Silvestro), Martina Stella (Clementina), Chiara Noschese(Consolazione), Enzo Garinei (il sindaco) Max Giusti(Toto), sono tutti all'altezza della situazione e ,viva Dio,( è il caso di dirlo..!!) hanno dato un tocco nuovo, più fresco e dinamico ad una datata ma sempre bellissima commedia musicale. Ricordiamo che è l'unica ad essere stata rappresentata in ben cinquanta versioni in tutte le lingue e a tutte le latitudini.

Ad assistere, gente di tutte le età, molte ragazzine e giovani donne che, tendendo l'orecchio ,mi sembrava fossero lì per rivedere, sebbene in altre vesti, "Lele" l'amato "medico in famiglia". Ancora una volta Scarpati non era tanto Giulio quanto "Lele".

Ebbene qui è invece finalmente lui, l'attore di teatro che è, da ormai 25 anni. Padrone della scena, dinamico, disinvolto ed estroverso e ricopre a puntino il suo ruolo.

Incontrandolo, prima dell'inizio dell'ennesima replica (e siamo solo a metà percorso della tournèe), Scarpati ribadisce quanto gli stiano facendo "bene" tutte queste esperienze nuove e diverse, compresa quella del film tv appena trasmesso su Canale 5,"Ultima pallottola",ispirato al caso del serial killer Donato Bilancia.

"Cambiare, interpretare ruoli anche opposti, non restare intrappolati in cliché che appiattiscono sono scelte doverose per un attore. Quest' esperienza del musical mi mancava e mi sentivo fortemente spinto a farla. Sono soddisfatto; probabilmente tendo a complicarmi la vita giacché tanti spettacoli, sera dopo sera, di due ore e mezza sono un bell'impegno...Ma sono anche tanta energia per me. Amo mettermi alla prova per dare di più al pubblico e a me stesso. Solo così mi sento a posto :non intendo fermarmi."

E tornando al discorso cantante-attore o attore cantante, non posso dire che bene dell'interpretazione di Scarpati.

Senza dubbio i nostalgici hanno ancora nelle orecchie la voce calda e potente di Dorelli delle passate edizioni. Ma non indugerei affatto sui paragoni.

Qui ho sentito toni più dolci, più carezzevoli forse anche più consoni al ruolo del pretino: voce intonata, impostata, piacevole.

"Certo, il canto-dice Scarpati -è stato l'aspetto che ho dovuto curare di più.. Dal debutto ad oggi c'è stata e ci sarà una continua ricerca della "misura giusta" ,per far uscire la parte espressiva di me più "libera". Il canto, sebbene debba rispettare delle regole, deve essere un'espressione libera. Si tratta di trovare un "mio" registro che mi faccia procedere senza le incertezze delle primissime sere. Cantare mi piace e recitar-cantando ancora di più!"

In verità ,vestire i panni di un prete fa sempre un certo effetto. Magari rimanda a riflessioni sulla Fede, sul ruolo del clero.,Senza punte polemiche, in questo spettacolo c'è molto laicismo, di quello positivo,però.

C'è l'intento di superare le gerarchie ecclesiastiche ed esaltare invece, come ci conferma Scarpati"....la voce di un prete di un paese di montagna che con le sue debolezze e incertezze , è comunque un'autorità spirituale.Costituisce un riferimento per i giovani, come accade di frequente nei paesi del nostro entroterra, ed è il portavoce della parte forse più "pura" e autentica della religione".

Il Don Silvestro della bella favola dunque, non cederà alle tentazioni della carne. Anzi capirà che l'amore per la sua gente è il motore più grande che può bloccare anche le più che legittime volontà di un Dio un po' arrabbiato...

E motivi per mandare un altro diluvio ve ne sarebbero, con tutte le contraddizioni di questa società, le ingiustizie sociali, l'aria di guerre:intenzione pienamente condivisibile....

Giulio Scarpati e tutti i suoi bravi colleghi,Dio consenziente, fanno in modo che il diluvio non ci sia,aiutati proprio dall'amore.

Una lunghissima tavolata riunisce tutti e il fatto che "ruoti" fa pensare che questo "stare bene insieme",( senza retoriche!) potrebbe avverarsi in ogni angolo di mondo...

.Lasciando un posto vuoto, per accogliere chiunque voglia partecipare.

E se poi è proprio Dio ,nelle sembianze di una candida colomba, tanto meglio!

ANNA MAFFEI

e qui I VIDEO!!!