Un raccoglitore di idee, parole, immagini in ‘rigoroso’ ordine sparso!… E l’ordine sparso è dato dal reperire poco a poco tanti articoli da me pubblicati su varie testate di grande prestigio ma forse poca rilevanza nazionale. Non starò certo qui a dire quale stampa “spacchi” (per dirla nel gergo dei giovani) : si sa…si sa..

Per questo motivo gli articoli scritti su “Le nostre pagine”, “Primo”, “Scena Illustrata”, “Albatros” o donati a vari siti web saranno inseriti in ordine NON cronologico. Grazie a chi leggerà.

domenica 15 maggio 2011

Grazie, Achille!


Probabilmente era nel DNA.
Uno zio giornalista de "Il Mattino" di Avellino, il papà tenore, uno zio violinista, un nonno fisarmonicista ....
Fatto è che mi è sempre piaciuto scrivere e, in particolare, 'recensire' tutto ciò che è spettacolo e musica.
Dire le cose dal mio punto di vista, appunto. Ma la parola 'critico' (letterario, teatrale, musicale che sia) non mi è mai piaciuta. Sa di cattivo, di qualcuno che è 'di parte' e una critica può anche determinare o l'esaltazione eccessiva o la demolizione assoluta di qualsiasi creazione.

Però ne ho mangiato, di critica!!

Si era negli anni dell'Università (la 'mia' si svolse tra il 1975 e il 1979, come studentessa). Il periodo più ricco che si possa vivere quando sei 'diretta' da persone di grande cultura e intelligenza.

Io, laureanda in Materie Letterarie presso l'Università di Salerno (ora Fisciano), iniziai a frequentare i corsi di Storia del Teatro e dello Spettacolo con il professore Achille Mango, al tempo Direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte, Preside di Facoltà e ProRettore.

Le sue lezioni erano tenute con , in sottofondo, il "Concerto di Colonia" di Keith Jarret : già questo diceva 'tutto'!




  Seminari fuori Salerno; incontri con Dario Fo, Carmelo Bene, Vittorio Gassman...
E poi spettacoli nei teatri 'off' di Roma, si Salerno, di Napoli.

Io assistevo e...elaboravo. Già avevo chiare nella mente le parole per descrivere le messe in scena, le sensazioni, i 'colori'.

Poi mi laureai. Il massimo dei voti e una rosa sulla mia tesi su Antonin Artaud.
Seguii ancora Achille da 'collaboratrice esterna'. Mi volle con lui a fare lezioni, esami e collaborai ad un testo ad uso degli studenti.
Nel maggio del 2000 Achille ci lasciò.
Dedico A LUI questo blog!
GRAZIE, ACHILLE!

6 commenti:

  1. BRAVA Anna! Fantastico! Te lo dovevi!!

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  2. Cara Anna, ho letto solo ora la dedica che hai fatto ad Achille. Mi ha molto commosso ed emozionato. Grazie! lorenzo mango

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  3. Mi sono laurata anche io con Lui,nel 1988, una tesi sull' Otello in Shakesoeare, Verdi e Falso Mivimento.
    Un MAESTRO un uomo che entrava in aula e faceva lezione ad una platea gremita da centinaia di studenti e ogni lezione era vita!!!

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  4. Mi sono laurata anche io con Lui,nel 1988, una tesi sull' Otello in Shakespeare, Verdi e Falso Movimento.
    Un MAESTRO un uomo che entrava in aula e faceva lezione ad una platea gremita da centinaia di studenti e ogni lezione era vita!!!

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