Un raccoglitore di idee, parole, immagini in ‘rigoroso’ ordine sparso!… E l’ordine sparso è dato dal reperire poco a poco tanti articoli da me pubblicati su varie testate di grande prestigio ma forse poca rilevanza nazionale. Non starò certo qui a dire quale stampa “spacchi” (per dirla nel gergo dei giovani) : si sa…si sa..

Per questo motivo gli articoli scritti su “Le nostre pagine”, “Primo”, “Scena Illustrata”, “Albatros” o donati a vari siti web saranno inseriti in ordine NON cronologico. Grazie a chi leggerà.

domenica 19 giugno 2011

Fantasmi, ricordi e sogni nelle tele di Mario Alifano


E poichè chi ama l'Arte la ama in tutte le sue espressioni, ecco una mia intervista al pittore irpino Mario Alifano.
L'intervista fu pubblicata su "Albatros" del settembre 2004






ANCORA su Mario Alifano una recensione della mostra "ABBRACCIAMI"

di Anna Maffei

“ABBRACCIAMI”:PERSONALE DELL’ARTISTA IRPINO MARIO ALIFANO.

L'impatto avvolgente, a tratti addirittura opprimente e soffocante di “ABBRACCIAMI” è il risultato di un lungo percorso di sperimentazione ed esperienza artistica che tende a minimizzare l'apporto delle pur elaborate tecniche pittoriche utilizzate, a tutto favore dell'emersione di un pathos quasi intollerabile, che mozza il respiro, attrae e respinge ad un tempo. Lo spettatore si ritrova facilmente coinvolto ed invischiato in uno strano universo parallelo, i cui inusitati riferimenti e modelli appaiono la fantascienza anni settanta come il feuilletton ottocentesco...

Una militanza solitaria, quella di Mario Alitano, che rifugge -e non per snobismo- da allettanti ammucchiate propositive. Un procedere in sordina, fin dal 1995 quando, dopo una fase ‘scolastica’, il pittore si abbandona al proprio istinto, denso di ricordi, gioie e paure.Dipinge al risveglio, solitamente. In uno stato quasi di ‘trans’, l’artista segna e contrassegna in maniera caotica ed indistinta, per poi osservare e tentare di ‘riconoscere’ qualcosa di definito che vien fuori perché gli “appartiene”. Non è rifiuto del reale questo estendere strati di terra bianca, nera, fuoco, dove “incidere” qualcosa, qualcuno…Da questo paesaggio accidentato in cui inizia a muoversi, a seconda delle suggestioni oniriche, emergono il volto, la maschera, lo sberleffo o anche una dimensione erotica e passionale.

Alifano ‘prepara’ le sue tele creando un territorio materico, pronto da plasmare, quasi esclusivamente con le mani: qui delimita, identifica, piuttosto che ‘isolare’, attraverso il disegno, più che la pittura. Egli stesso si sorprende dinanzi a ciò che, gradualmente, si ‘presenta’, ancor prima che lo spettatore. E il suo “comunicare” non ha limiti, tant’è che in quasi tutti i quadri, il colore “deborda” dalla cornice quasi a non voler trovare limiti al turbine del pensiero, alle idee, al sogno, alla ricerca e al superamento di un “io offeso” da un mondo fin troppo carico di crudeltà e ingiustizie!

“Abbracciami” è il titolo di un quadro che ha dato il nome alla mostra, tenutasi ad Avellino lo scorso maggio presso un noto negozio d’arte. E’ un abbraccio che viene da lontano, una suggestione. Non è un intrepido, Mario Alifano; piuttosto un ‘viaggiatore, con la mente e le viscere”.

Si evince, osservando i suoi lavori una maturazione ed una tensione verso la luce, il colore, svincolato dalla forma. Se le tele di qualche anno fa costituivano il suo ‘inferno’, le più recenti, pur nascendo da un caos emozionale, da un andare e venire da se stesso, si spingono verso una dimensione di serenità, luoghi ascetici e purificazione.

La “materia”, allora, punto di partenza dell’opera, perderà via via quell’oppressione dell’esordio per diventare luce e solarità, amore e sensualità: un abbraccio, appunto, con un non ancora definito “altro”. Comunque una riconciliazione col mondo e l’universo.

Sempre con lo sguardo da “artista”.





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